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 L'arte a volte: CI PORTA LONTANO / Case study: RAGNAR KJARTANSSON 

L’audiovisivo permette a Ragnar Kjartansson di combinare diversi linguaggi (musica, teatro, cinema, pittura...) e di intrappolare il tempo come in una scultura.
Con le performance filmate e le video-installazioni che le riproducono, Ragnar esplora quella linea in cui qualcosa diventa altro.
Lo fa lavorando secondo due modalità principali.
Ripetizione ossessiva e lunga durata: la performance e la fruizione diventano una esasperante prova di resistenza durante cui attenzione-emozione-significato slittano senza sosta.
Variazione sul tema, moltiplicazione e collaborazione: poetiche video-installazioni multi-schermo portano il fruitore al centro della scena, testimone del magico momento in cui nasce l’arte.
The End - Rocky Mountains è entrambe le cose.
Ragnar e l’amico musicista David Thor Jonsson affrontano una "scalata musicale" delle Montagne Rocciose Canadesi.

E' una sfida per il “fare arte”: uno strumento di sopravvivenza interiore, soggettiva, e qui anche oggettiva, fisica.
In cinque location ad alta quota, in condizioni estreme, ogni volta con strumenti diversi, il duo suona le varie parti di una composizione, ripetendole tre volte in tre variazioni.
Riunite in un concerto impossibile dalla video-installazione, le cinque performance generano qualcosa di nuovo e inatteso: un brano musicale completo e organico, suonato da dieci elementi.
L’avventura musicale attraverso le montagne  diventa così la documentazione di un atto creativo, e una metafora della vita - un viaggio che trae senso dalla somma delle tappe, delle prove, degli incontri.

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Maurizio Cattelan

 Video lezione 

L'arte a volte ci porta lontano (Art at Times Takes Us Far Away ,  Ita. 2016, dur. 16' ca.)

Credits: video a cura di Studio Lulalabò | regia/scenegg./montaggio, Luca Aimeri | supervisione, Edu. Dept. FSSR | riprese, Valerio Rigaldo | grafica, Laura Calvini | mediatore, Leonie Heys Cerchio | prod., Fond. Sandretto Re Rebaudengo,  Fond. CRT.

Opera principale: The End - Rocky Mountains (2009), di Ragnar Kjartansson

Altre opere dell'artista citate: Satan is Real (2007) | Guilt Trip (2007) | God (2007) | The Schumann Machine (2008) | The Blooming Trees Performance, Rokeby Farm (2008) | The End - Venice (2009) | The Night - Eroticism, Folköl and Melancholia (2010) | Me and My Mother (2010) | Du holde Kunst (2012) | The Visitors (2012) | A Lot of Sorrow (2013) | The Palace of the Summerland (2014) | Scenes From Western Culture, Burning House (2015)

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